La Prefettura di Piacenza illustra i provvedimenti che verranno presi nei confronti delle famiglie dei renitenti alla leva: fermo ed eventuale deportazione in Germania e aumento delle tasse comunali. (15 Gennaio 1944)
Il Comune di Gropparello avvisa la popolazione dei gravi provvedimenti minacciati dalla Questura di Piacenza a carico dei renitenti alla leva: arresto, fermo dei genitori, ecc. (7 Dicembre 1943)
Viene fatto invito al Podestà di Gropparello affinchè inviti i militari allontanatisi arbitrariamente, dopo l’8 settembre ’43, a rientrare spontaneamente presso il Comando a scanso di denuncia al Tribunale militare. (22 gennaio 1944)
Il documento richiede i nominativi dei renitenti alla leva degli anni 23-24-25 che non si sono presentati alla chiamata senza giustificato motivo. (22 dicembre 1943)
Il primo Sindaco di Gropparello invia una richiesta in prefettura per poter erogare gli assegni spettanti alle famiglie dei prigionieri di guerra. (31 gennaio 1945)